Gastronomo e fondatore Slow Food.
Nasce nel 1949 a Bra da madre ortolana e padre ferroviere. Dopo la laurea in sociologia, inizia nel 1977 ad occuparsi di enogastronomia e partecipa attivamente alla nascita di “Gambero Rosso”. Fonda la “Libera e Benemerita Associazione degli Amici del Barolo” che si trasformerà poi in “Arcigola”. È ideatore di numerose manifestazioni enogastronomiche a livello internazionale come “Cheese”, “il Salone del Gusto” di Torino e la più recente manifestazione “Terra Madre”. Nel 1986 a Bra fonda Slow Food, associazione internazionale no profit che si occupa della salvaguardia dei prodotti locali e della diffusione della cultura gastronomica nel mondo. Nel 2004, per sua iniziativa, nasce l’Università di Studi di Scienze Gastronomiche, primo ateneo al mondo nel suo genere. Oltre ad essere giornalista, ha scritto vari libri tra cui il manifesto di Slow Food “Buono, Pulito e Giusto. Principi di una nuova gastronomia” e la sua ultima opera “Terra Madre. Come non farci mangiare dal cibo”. Nel 2008 il quotidiano “The Guardian” lo ha inserito tra le 50 persone che “potrebbero salvare il mondo”.
Nasce nel 1949 a Bra da madre ortolana e padre ferroviere. Dopo la laurea in sociologia, inizia nel 1977 ad occuparsi di enogastronomia e partecipa attivamente alla nascita di “Gambero Rosso”. Fonda la “Libera e Benemerita Associazione degli Amici del Barolo” che si trasformerà poi in “Arcigola”. È ideatore di numerose manifestazioni enogastronomiche a livello internazionale come “Cheese”, “il Salone del Gusto” di Torino e la più recente manifestazione “Terra Madre”. Nel 1986 a Bra fonda Slow Food, associazione internazionale no profit che si occupa della salvaguardia dei prodotti locali e della diffusione della cultura gastronomica nel mondo. Nel 2004, per sua iniziativa, nasce l’Università di Studi di Scienze Gastronomiche, primo ateneo al mondo nel suo genere. Oltre ad essere giornalista, ha scritto vari libri tra cui il manifesto di Slow Food “Buono, Pulito e Giusto. Principi di una nuova gastronomia” e la sua ultima opera “Terra Madre. Come non farci mangiare dal cibo”. Nel 2008 il quotidiano “The Guardian” lo ha inserito tra le 50 persone che “potrebbero salvare il mondo”.